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INNI MARIANI – BELLA DUM LATE FURERENT
(Divampano le discordie, traduzione del p. Eugenio M. Poletti)
Divampano
le discordie fraterne, le città sono divise dall’odio;
ma
la Vergine è sempre presente con grazie di madre.
Chiama
a raccolta i sette compagni, perché spinti dall’amore di Cristo
plachino
gli odi, uniscano i fratelli con legami di pace.
Ascoltano
la voce della Vergine, lasciano palazzi e ricchezze;
e
da allora tutti li chiamano i Servi di Santa Maria.
Fuggono
lo strepito del mondo a Dio solo si fanno ministri,
si
ritirano nella solitudine sul monte Senario.
Vivono
in aspra penitenza e riparano per tutti i peccatori;
placano con supplice preghiera
l’ira divina.
Così
quei Padri vivono nell’ombra come sette candidi gigli,
graditi
alla vergine Maria, splendenti di luce.
Sia
Gloria a Dio Padre e al suo unico Figlio e allo Spirito Santo ora e per sempre.
Amen.
Bella
dum late fúrerent, et urbes caede fraterna gémerent cruéntae, adfuit Virgo,
nova semper édens mùnera matris.
En
vocat septem fámulos, ut ipsi déditi et flamma stimulante Christi, molliant
iras, doceántque fratres víncula pacis.
Illico
parent Dominae vocánti: splendidis tectis opibúsque spretis; quos suo cives
vócitant Mariae nómine Servos.
Utque
res vitent strepitúsque mundi, ac Deo soli famuléntur, ecce urbe secédunt
procul in Senári cúlmina montis.
Corpora
hic poenis crúciant acérbis, Sóntium labes hóminum piántes; Hic prece
avértunt lacrimísque fusis Iúdicis iram.
Sic
Patres vitam péragunt in umbra, lília ut septem nívei decoris, Virginis
excelsae bene grata, mira luce niténtes.
Sit
decus Patri, genitaeque Proli, et tibi, compar utriúsque virtus Spíritus
semper, Deus unus omni temporis aevo. Amen.
Lo scrittore dell’Inno Bella dum late
furerent (1888) fu p. Eugenio M. Poletti, osm, nato il 22 gennaio 1869 a
Viareggio e qui deceduto, nel convento di S. Andrea, il 28 febbraio 1940.
Dotato
di ingegno e di estro poetico, p. Poletti diresse anche il Bollettino del
Santuario, quando aveva titolo L’Addolorata (1897-1913). Bella dum late
furerent ... era cantato prima della Riforma Liturgica nell’Ufficio OSM dei
Primi Vespri della ricorrenza dei Sette SS. Fondatori il 12 febbraio; oggi è
cantato il 17 febbraio alla stessa ora canonica.
Bollettino La SS.
Annunziata, XXVI, marzo aprile 2006, n. 2